La chiesa di San Benedetto è situata alle Selve, in una frazione del comune di Teolo. È una piccola chiesetta campestre edificata nel 1304 dall’allora abate di Praglia in favore dei contadini che popolavano quelle terre in via di bonifica.
Per secoli fu ufficiata saltuariamente dal parroco di Tramonte o dai monaci, e la chiesa venne visitata più volte dal vescovo di Padova e dall’abate di Praglia.
Nel 1646 la chiesetta venne restaurata con la costruzione dell’attuale presbiterio, la piccola sagrestia e la cella campanaria; mentre originariamente la chiesa comprendeva un unico vano rettangolare con abside semicircolare.
Nel 1714 viene eretto un altare in pietra di Costozza con riquadri marmorei policromati da un monaco di Praglia.
Con il passare dei secoli la proprietà della chiesa passò in diverse mani seguendo le vicende dei beni agrari circostanti un tempo appartenuti ai monaci. Con la demaniazione napoleonica (1806) la proprietà divenne della famiglia veneziana Commello, poi passò al barone ebreo Gastone Treves (1913) e, per ultimo, all’impresario edile Giusto Zanon che dopo averla acquistata la restituì subito ai benedettini nel 1939.
Nel 1921 sono stati eseguiti grandi restauri nella chiesa.
Il 26 aprile 1945 ha fatto da tragico scenario per la popolazione limitrofa; a causa di uno scontro tra i partigiani e le truppe tedesche in ritirata, una decina di contadini inermi furono fucilati dai soldati proprio sul sagrato della chiesa.
Nel 1978 la chiesa viene chiusa a causa del tetto pericolante, successivamente viene rifatto ex novo dalla sopraintendenza ai monumenti del Veneto, assieme al restauro delle mura interne ed esterne avvenuto cinque anni dopo.
A cura dei monaci e con il contributo dei parrocchiani e benefattori furono rifatti i serramenti, il pavimento in marmo e l’altare settecentesco ebbe una nuova sistemazione.