La Chiesa di Santa Giustina è la sede parrocchiale di Teolo ed è situata in uno dei punto più elevati del paese, alle pendici del monte della Madonna.
Ha origini molto antiche, come indica anche l’intitolazione alla protomartire padovana ed è citata anche come pieve in un documento del 1297.
Per pieve s’intende una chiesa battesimale dotata di clero, un territorio e fedeli obbligati a pagare la decima papale.
Nel Medioevo aveva alle sue dipendenze le chiede di Boccon, Castelnuovo, Cortelà, Montemerlo e Zovon.
Attorno al 1310 ha subito un primo restauro, mentre nel 1400 inizia la costruzione dell’alto campanile sul sagrato, isolato dalla chiesa e in stile romanico.
Tra il 1851 e il 1853 viene ampliato l’edificio sacro con l’apertura di cappelle laterali e l’aggiunta di un battistero.
All'interno della chiesa troviamo pregevoli opere d’arte: due pale d’altare seicentesche attribuite a Francesco Apollodoro e Pietro Liberi, e due sculture raffiguranti due santi, opere di Tommaso Bonazza (m. 1775) e di Francesco Rizzi (m 1791).
Le pareti interne sono affrescate in stile liberty per mano del pittore padovano Giacomo Manzoni (1840-1912).
Adiacente alla chiesa nel 1837 è stato trovato un cippo in pietra di epoca romana (II sec. a.C.) che segnava il confine tra le città di Ateste (Este) e Patavium (Padova), oggi conservato nei Musei Civici agli Eremitani di Padova.